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TERZA ETA'

UN UOMO NON E' VECCHIO FINCHE' E' ALLA RICERCA DI QUALCOSA

(Jean Rostand)

I disturbi cognitivi e la depressione sono tra le difficoltà più sentite durante la terza età.

Oltre ai metodi tradizionali di prevenzione dell’Alzheimer e della demenza con insorgenza in età senile, l’Istituto di Psicosomatica Integrata utilizza un approccio innovativo che include il corpo.

Ciò consente da un lato di potenziare gli strumenti a disposizione per mantenere e migliorare le funzioni cognitive, dall’altro di approfondire i fattori che si osservano nella situazione specifica e che possono essere di tipo emotivo, ma anche legati allo stile di vita della persona.

Le ricerche hanno infatti trovato una corrispondenza fra l’insorgenza dei disturbi cognitivi e lo stress ossidativo, che può causare un accumulo di tossine anche a livello del sistema nervoso.

Nel nostro modello d'intervento utilizziamo inoltre esercizi di integrazione neurologica molto raffinati, per sostenere le funzionalità cognitive a livello corporeo.

 

Da un punto di vista più specificamente psicologico, è interessante notare che, non di rado, i disturbi cognitivi possono dipendere da fattori ansiogeni o depressivi, e che andando ad agire su di essi è possibile ottenere importanti miglioramenti del quadro generale. Un altro aspetto da non sottovalutare è la gestione dei vissuti dei familiari, in particolar modo nel momento in cui l’insorgere delle difficoltà va a modificare gli equilibri relazionali precedentemente raggiunti.

 

Per mantenere il proprio benessere il più a lungo possibile, è importante intervenire ai primi segnali di difficoltà, al fine di contrastare l’insorgenza del disturbo vero e proprio.

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