NEUROSTRUCTURAL
INTEGRATION TECHNIQUE
NST è una tecnica innovativa per il riequilibrio del sistema neuro-muscolo-tendineo, elaborata da Michael Nixon-Livy negli anni '90. Ispirandosi alle intuizioni dell'osteopata australiano Tom Bowen per il trattamento del rachide, Nixon ha sistematizzato un protocollo di trattamento consiste nell'integrazione progressiva delle strutture muscolo-tendinee e fasciali. Questo metodo consente di lavorare efficacemente sul bilanciamento cranio-sacrale, come pure su disfunzioni articolari e neurovegetative.
Le basi teoriche
Questa particolare tecnica poggia le sue basi su un complesso modello di interazione fra i vari sistemi del corpo, in particolare quello sensomotorio nelle sue interconnessioni con il sistema nervoso autonomo, comprendendo dunque il livello viscerale. Le tensioni miofasciali, infatti, sono spesso originate da squilibri funzionali profondi o lesioni, rispetto alle quali si generano compensazioni posturali spesso volte a limitare un dolore o uno sforzo muscolare eccessivo. Se da un lato possono avere una funzione adattiva, esse creano con il tempo degli irrigidimenti che comportano una dispersione energetica e un conseguente affaticamento. Agendo sulle tensioni fasciali, attraverso il ripristino del tono muscolare ottimale, è possibile ottenere un riequilibrio generale a livello profondo, con una diminuzione del dolore e un aumento della mobilità articolare.
Indicazioni di trattamento
Le principali indicazioni di trattamento riguardano problematiche connesse al rachide e all'articolazione temporo-mandibolare, quali bruxismo, cefalee, dolori cervicali, lombalgie, ma anche disturbi di origine viscerale e metabolica. Per le sue proprietà di integrazione, questa tecnica può divenire in certi casi parte di un percorso di psicologia psicosomatica per il trattamento di stati ansiosi e depressivi, sindromi post-traumatiche e stanchezza cronica.